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domenica 14 luglio 2013

IL GRANDE GIORNO E’ ARRIVATO



Alle dieci e venti lo sposo era già davanti all’ingresso della chiesa. Era molto elegante e appariva tranquillo. Se era agitato riusciva a nasconderlo benissimo. Sua mamma, pronta per accompagnarlo all’altare, non era da meno! Era molto orgogliosa di lui, del bel ragazzo che era diventato ed essere al suo fianco proprio in quel momento la riempiva di gioia. Era molto emozionata e cercava a stento di trattenere le lacrime. Non poteva lasciarsi andare in quel momento, non era ancora nemmeno iniziata la cerimonia. 


Dopo qualche minuto di attesa, iniziarono a sentirsi in lontananza i clacson delle macchine che annunciavano l’arrivo della sposa. A quel punto iniziarono ad avanzare verso l’altare. 

L’auto della sposa si fermò in fondo al viale. Parenti e amici parcheggiarono e si incamminarono verso la chiesa, preceduti da Lucia, la mamma di Noemi. Era una distinta signora, di circa sessant’anni che, quel giorno, indossava un tailleur blu cobalto. I capelli erano raccolti in un elegante chignon. Gli occhi lucidi lasciavano trapelare la tanta emozione che, in quel momento, provava. La sua unica figlia stava per lasciare il nido! Era davvero contenta e orgogliosa. 

Lei e suo marito avevano fatto molti sacrifici per permetterle di crescere senza farle mancare nulla e Noemi era cresciuta con un forte senso di responsabilità, sin da piccola. Lei aveva lavorato come sarta in un piccolo laboratorio non molto lontano dalla loro abitazione poi, con la nascita della figlia, si era messa a confezionare abiti e a fare riparazioni da casa, in modo da poter seguire la sua famiglia nel miglior modo possibile. E il lavoro non le era mai mancato, anzi… Spesso le capitava di passare anche le notti per riuscire a consegnare in tempo gli indumenti. Ora che era in pensione si limitava a rammentare e a fare piccoli lavoretti per le amiche. Il suo ultimo capolavoro era stato il vestito che aveva confezionato per quel giorno a sua figlia. Non amava lodarsi ma era veramente bellissimo e, addosso a Noemi era un vero incanto. Lasciò i suo i pensieri quando si trovò di fronte all’ingresso della chiesa. Ora non le restava che osservare i suoi due tesori avanzare. 

Quando Noemi scese dalla macchina, tutti rimasero senza fiato. Era uno splendore. L’abito che indossava era color panna, semplicissimo, e le segnava il bellissimo fisico che aveva. Era un vestito senza maniche con un leggero strascico e un coprispalla a completare il tutto. Noemi era davvero splendida. Magra e alta con capelli castano chiaro lunghi fino a metà schiena, per l’occasione raccolti in una acconciatura che le metteva in risalto il viso e i bellissimi occhi verde acqua. Si limitò a sorridere a tutti gli invitati e a coloro che si complimentavano per così tanta bellezza. A braccetto del padre Aldo si avviò lungo il vialetto. 

Erano entrambi emozionatissimi, ma tra i due, era Aldo che faticava di più a controllarsi. Anche lui, come la moglie, era orgoglioso di sua figlia e non gli sembrava vero che stesse per sposarsi! Si ricordava perfettamente il giorno in cui venne al mondo! Appena nata Noemi era un esserino piccolo e urlante, con due occhi che, al primo sguardo, lo fecero sciogliere come neve al sole. Lui faceva il muratore e i suoi orari di lavoro erano piuttosto duri e stancanti. Spesso, la sera, soprattutto nel periodo estivo, rientrava tardi e sua figlia era già addormentata. Si limitava allora a sedersi accanto al letto e ad osservare i suoi lineamenti così perfetti e delicati. Al di fuori del lavoro, però, tutto il tempo libero che aveva lo dedicava alla famiglia, alle due persone che amava di più al mondo. Ogni giorno ringraziava Dio per ciò che la vita gli aveva riservato. Non poteva chiedere nulla di più! Ora stava accompagnando all’altare la sua “bambina”, per affidarla a colui che, da quel momento, avrebbe dovuto prendersene cura al posto suo. Come passava il tempo…

Quando fecero il loro ingresso, la marcia nuziale iniziò a risuonare nella chiesa. Lorenzo si voltò e man mano che Noemi avanzava verso di lui, il suo cuore batteva sempre più forte. Non riusciva a staccare gli occhi da lei. Era la donna della sua vita, quella che stava per sposare. Ed era così bella. Mentre attendeva di averla al suo fianco, come in un flashback rivisse il momento in cui si conobbero. 

Elvira Tonelli, Il sorriso innocente dell'amore

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