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martedì 18 giugno 2013

LA PERSONA AMATA SEMPRE AL PROPRIO FIANCO



Quella mattina si alzò presto. Erano le sei. Dopo una rapida colazione andò subito in studio che si trovava a circa dieci minuti dalla loro nuova abitazione. Non c’era ancora nessuno. Le due segretarie iniziavano alle otto e trenta e suo papà normalmente non arrivava prima delle nove. 



Lui, dopo quasi venti giorni di assenza, aveva bisogno di un attimo di calma per riprendere in mano la situazione. In particolare doveva occuparsi subito di una importante causa di divorzio, il cui cliente era un suo carissimo amico. 

La cartella con tutto il materiale era già sulla scrivania, proprio come l’aveva  lasciata prima del matrimonio. Quando arrivarono le dipendenti e poi suo padre, Lorenzo era già a buon punto e non alzò la testa per tutta la giornata, salvo un’oretta che si concesse in pausa pranzo. 

Per Noemi, invece, la mattinata fu tranquilla. Quel giorno, infatti, avrebbe avuto il turno pomeridiano. Decise comunque di svegliarsi con suo marito per fare colazione insieme. Era bello aprire gli occhi il mattino e vedere la persona amata al proprio fianco… 

Alle quattordici in punto anche per lei ebbe inizio la giornata lavorativa. Era pazzesco scoprire quanto le fosse mancato il suo lavoro. 

Era stata assente venti giorni, i più belli della sua vita, ma rientrare e trovarsi a contatto con i suoi piccoli pazienti era per lei una sensazione stupenda! Poter dar loro un po’ di conforto, farli sorridere…

 (da Il sorriso innocente dell’amore)

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