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lunedì 30 gennaio 2012

“IL MEGLIO DI ME” di Nicholas Sparks

Ieri, tra un fiocco di neve e l’altro, ho finito di leggere l’ultimo libro di Nicholas Sparks “Il meglio di me”. Per chi non lo avesse ancora capito, Sparks è uno dei miei autori preferiti!! Che dirvi? Se volete sognare ad occhi aperti, pensare a un amore assoluto e incondizionato e anche soffrire… beh… aprite il libro e lasciate andare la vostra immaginazione.


La storia è ambientata a Oriental, una piccola cittadina in North Carolina e i protagonisti principali sono due. Dawson, che appartiene alla famiglia Cole, una famiglia di “delinquenti da generazioni”. Ma lui è l’eccezione. E si innamora di Amanda. Sin dall’inizio, però, questa loro relazione viene ostacolata dai genitori di lei. E infatti, tra mille peripezia, Amanda si sposa con Frank, da cui avrà dei figli. La vita, però, riserva sempre delle sorprese. E “grazie” alla morte di Tuck, un loro amico in comune, i due si ritroveranno a vivere un intenso week end in cui, entrambi, scopriranno di essere ancora innamoratissimi.

La situazione di Amanda la porta a fare delle considerazioni e a chiedersi cosa vuole veramente dalla vita. Sarà proprio una lettera di Tuck a farle capire che non si può vivere di rimpianti. Il destino, però, ancora una volta ci mette lo zampino e…. Buona lettura!!!!

venerdì 27 gennaio 2012

27 GENNAIO: GIORNATA DELLA MEMORIA

“SE COMPRENDERE E’ IMPOSSIBILE, CONOSCERE E’ NECESSARIO” (Primo Levi).



Il Giorno della Memoria è una ricorrenza istituita dal Parlamento italiano con legge n. 211 del 20 luglio 2000. L'Italia ha in tal modo aderito alla proposta internazionale di dichiarare il 27 gennaio come giornata in commemorazione delle vittime del nazionalsocialismo e del fascismo, dell'Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati.

La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945, quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświęcim (nota con il suo nome tedesco di Auschwitz), scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista. (da wikipedia).

Il passato dovrebbe servire a evitare di ripetere gli stessi errori, a migliorarci, a impegnarci per eliminare ogni tipo di violenza.

Almeno oggi, in questa giornata così densa di significato storico, riflettiamo…

venerdì 20 gennaio 2012

“LAURA” è il libro di Mario Rattenni: andiamo a scoprirlo!


Laura è la storia di un rapporto vissuto nel clima metropolitano di Roma e Ostia.
Da una parte Luca, cinquantenne come tanti, sposato con figli e in piena crisi esistenziale.
Dall’altra Laura, una ragazza come tante, alla ricerca di molte spiegazioni sulla vita.
Tra i due, complice una viscerale passione per la musica, nasce un’amicizia che ben presto si trasforma in un’attrazione capace di risvegliare i sensi di entrambi in un’escalation di piacere. Ma il sentimento si affaccia sempre più prepotentemente nella loro relazione….
Come reagirà Luca di fronte alla metamorfosi di Laura, che gli chiede non solo sesso ma anche amore?



Di seguito la prefazione del libro fatta dal giornalista e conduttore radiotelevisivo Sergio Mancinelli:

  “La musica riannoda i fili della memoria e tesse la trama di un presente che travolge e stravolge la vita di Luca, sollevandolo da un grigiore quotidiano di lavoro ed abitudine.
     La “sua” musica, la musica degli anni Settanta, così unica, irripetibile, così carica di emozioni, è il vicolo migliore per accompagnare ogni momento vissuto con Laura, affacciatasi improvvisamente nella sua vita.
     Quelle canzoni che hanno accompagnato i sogni e le piccole utopie di Luca ragazzo, diventano adesso la colonna sonora di un innamoramento inaspettato, la chiave per aprire la reciproca conoscenza.
     Tra le note melodiche dei Beatles, quelle acide degli Stones, gli spazi psichedelici dei Pink Floyd, quelli lisergici dei Jefferson Airplane e i tempi spezzati dei Led Zeppelin, si muovono due vite sospese tra passione, sorpresa e paura di un futuro da afferrare ma che non si fa raggiungere perché, come recita una canzone di quegli anni: “il futuro è già stato e non può cambiare”.”.

Il libro è ordinabile sul sito dell'editore: www.progettocultura.it
oppure lo si può trovare nelle seguenti librerie:

BIBLI = Via dei Fienaroli 28 (Trastevere)
MANGIAPAROLE = Via Manlio Capitolino 7 (Furio Camillo)
CARTOLIBRERIA 10 E LODE = Via Torcegno 37/B (Infernetto)
BOOKFELIX= Corso Duca di Genova 68 (Ostia)

Allo scrittore Mario Rattenni un grosso in bocca al lupo!!

mercoledì 18 gennaio 2012

“In fondo si può sempre essere felici”: la mia intervista su “Temperamente”

Oggi vi ripropongo l’intervista che mi è stata fatta da Susanna De Candia di “Temperamente” sul mio libro “In fondo si può sempre essere felici”.



Questa sera ospitiamo nel nostro salotto letterario l’esordiente Elvira Tonelli, autrice del libro  In fondo si può sempre essere felice, recensito nel nostro sito nella categoria “Altroscaffale”.

In fondo si può sempre essere felici è la tua prima opera. Sembrerebbe una storia autobiografica. Quanto c’è di te, se c’è, in Rebecca?
Penso che la maggior parte degli autori, quando scrive, lascia trapelare quasi sempre qualcosa di sé. Non sempre si riesce o si vuole scindere completamente l’io autore dall’io protagonista. Detto ciò, il libro che ho scritto non è autobiografico, ma non posso nascondere che Rebecca, per certi aspetti del suo carattere, mi assomiglia. La sua fragilità iniziale, la sua insicurezza in qualche modo appartengono anche a me, così come anche la sua determinazione finale e la sua presa di coscienza sulle sue capacità. Nel libro ho voluto – attraverso la figura di Rebecca – far emergere la consapevolezza, secondo me insita in ognuno di noi (anche nei più “deboli”), di andare avanti a testa alta nonostante tutto. Di dimostrare agli altri, e prima ancora a sé stessi, che la vita è bella e qualunque cosa accada si è in grado, da soli o con l’aiuto di qualcuno, di rialzarsi e di riprendere in mano la situazione. L’importante è mai abbattersi.


Rebecca può apparire (e all’inizio, effettivamente, lo è) una ragazza fragile ma acquista, poi, grinta e determinazione. C’è sempre bisogno di un evento esterno per trovare quella spinta per scoprire se stesse e esternare la propria vera personalità?
Non penso che ci sia sempre bisogno di un evento esterno per riuscire a scoprire se stessi. Sicuramente l’effetto esterno aiuta, perché ci fa vedere con più obiettività la situazione che stiamo vivendo e ci induce ad un esame di coscienza. Spesso, vuoi per il nostro carattere, vuoi per fattori esterni (mancanza di tempo, fare e avere sempre tutto e subito, ecc.) non ci rendiamo conto che gli eventi ci stanno soffocando, ci opprimono. E tendiamo a continuare ad andare avanti come abbiamo sempre fatto. In questo caso, però, non stiamo vivendo, ci stiamo solo adattando a vivere. Ed è, pertanto, un vivere a metà. Basterebbe solo fermarsi un attimo e chiedersi se vale la pena vivere così. O se stiamo solo sprecando tempo. Questo per dire che, secondo me, la presa di coscienza di ciò che stiamo vivendo è importante per capire cosa va e cosa non va. In alcuni casi è sufficiente per indurci al cambiamento, in altri – soprattutto nelle persone poco sicure di sé – no. Serve un “evento esterno” che, però, capita quando meno ce lo aspettiamo. Nel caso di Rebecca, l’evento scatenante è stato l’essere lasciata da Fabio. Lei, però, senza l’aiuto di Simone non ce l’avrebbe fatta, forse. Grazie al lui, invece, è riuscita ad esternare la propria vera personalità, a credere in se stessa e ad arrivare dove poi è arrivata. Sia dal punto di vista personale che professionale.


Cosa significa, per te, amare?
Amare significa darsi totalmente e completamente. L’amore tra due persone è la fusione delle anime. Amare significa abbandonarsi tra le braccia dell’altro/a, sorridere, piangere, cercarsi, essere sinceri con se stessi e con gli altri. Amare significa fiducia, gioia ma anche dolore, gratificazione, fatica, musica, poesia… Amare significa questo e ancora di più. L’amore è il sentimento più bello che si possa esprimere. Come diceva Madre Teresa di Calcutta: “Le persone che si amano in modo totale e sincero, sono le più felici del mondo. Magari hanno poco, magari non hanno nulla, ma sono persone felici. Tutto dipende dal modo un cui ci amiamo.” Questo significa che se l’amore è vero, non serve altro per vivere. L’amore è completezza, in tutto e per tutto.


Per dirla come i Negrita, “che rumore fa la felicità”?
La felicità fa il rumore di un sorriso fatto con il cuore, di un bambino appena nato che si apre al mondo, di un giardino pieno di fiori dai mille colori. Fa il rumore di un gesto gentile, della tranquillità di una giornata, del sole caldo e avvolgente dopo un brutto temporale. La felicità fa il rumore di un mondo unito, dove regna la pace. Di una carezza, di un bacio dato con amore. Fa il rumore di un pensiero alle persone che amiamo, fa il rumore di una guarigione, di un riavvicinamento dopo l’abbandono. La felicità fa il rumore di uno sguardo. Dobbiamo cercarlo il rumore della felicità, imparare a riconoscerlo e lasciarci avvolgere da esso. Ricordatevi che, come sostengo nel libro, ognuno di noi “in fondo può sempre essere felice.”

Ringraziamo Elvira augurandole un buon cammino nel mondo letterario.

Qui, invece, trovate la recensione.

Buona lettura!!

Il consiglio del giorno: “IL GABBIANO JONATHAN LIVINGSTON” di Richard Bach

Il libro che vi consiglio oggi, è rivolto principalmente a tutti coloro che, per un motivo o per l’altro, si sentono sempre messi da parte, non capiti. Si tratta de “Il gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach. Una lettura molto rapida (l’ho bruciato in un’ora), ma che fa riflettere e di cui vi riporto alcune frasi molto significative:



“Ciascuno di noi è, in verità, un'immagine del Grande Gabbiano, un'infinita idea di libertà, senza limiti”.

“Il Vostro corpo, dalla punta del becco alla coda, dall'una all'altra punta delle ali, non è altro che il vostro pensiero, una forma del vostro pensiero, visibile, concreta. Spezzate le catene che imprigionano il pensiero, e anche il vostro corpo sarà libero”.

“Scegliamo il nostro mondo successivo in base a ciò che noi apprendiamo in questo. Se non impari nulla, il mondo di poi sarà identico a quello di prima, con le stesse limitazioni”.

“Puoi arrivare da qualsiasi parte, nello spazio e nel tempo, dovunque tu desideri”.

“Devi solo seguitare a conoscere meglio te stesso, ogni giorno un pochino di più”.

“Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi. Gli occhi vedono solo ciò’ che è limitato. Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conosci già’, allora imparerai come si vola”.

Buona lettura e… credete un pochino di più in voi stessi!!!

lunedì 16 gennaio 2012

Il mio consiglio di lettura: “NON CHIEDERE PERCHE’” di Franco Di Mare

Ieri ho finito di leggere il libro “Non chiedermi perché” di Franco Di Mare.



Una storia vera, che parla della guerra di Sarajevo degli anni Novanta, raccontata attraverso gli occhi del giornalista Marco. Con alle spalle un matrimonio fallito, Marco accetta l’incarico di inviato per la televisione italiana di recarsi nell’inferno della guerra, con cecchini nascosti pronti a sparare a chiunque si trovi nel loro mirino e granate che dilaniano interi quartieri. Il giornalista cerca di raccontare in modo veritiero cosa accade. Un giorno una granata esplode in un orfanotrofio, lui si reca lì per realizzare un servizio e quel giorno gli cambierà la vita. Tra tutti gli orfani ce n’è una, Malina, della quale si innamora al primo sguardo. Sa che quella piccola creatura non può crescere in quell’ambiente così violento e sanguinoso. Sa che vuole portarla via con sé, proprio lui che non aveva mai voluto parlare di figli.

Insomma con questo libro, ispirato a vicende realmente accadute, Franco Di Mare vuole mettere in luce che, nonostante le bombe, la violenza e la burocrazia, è sempre possibile compiere un gesto d’amore.

Un romanzo davvero commovente ed emozionante. Leggetelo… ne vale davvero la pena!!

venerdì 13 gennaio 2012

“BETTINA. CUNEO, LA RESISTENZA, I FRATELLI VASCHETTO: FRAMMENTI DI UNA VITA” di Andrea Vaschetto

Vi presento un libro storico: “Bettina. Cuneo, la Resistenza, i fratelli Vaschetto: frammenti di una vita” è il libro di Andrea Vaschetto, edito da Nerosubianco, con il quale l’autore narra con emozionante passione le “imprese” della nonna.



Il libro ripercorre la vita di Bettina, partendo dalla prima emozione di una ragazzina che lascia i banchi delle elementari e il calore di un mondo rurale per emigrare a Torino, a servizio di una famiglia, fino all’ora delle tenebre: fascismo, guerra, invasione nazista e Resistenza.

Iscritta all’Anpi era, soprattutto, partigiana, sempre davanti nell’azione. Il suo prestigio, la sua popolarità, erano apprezzate non soltanto in provincia di Cuneo, ma in diverse parti d’Italia.

I fratelli Andrea e Mario Vaschetto, trucidati a Carrù con altri cinque partigiani, rappresentano il doloroso prezzo pagato dalla famiglia Vaschetto per riscattare la dignità dell’Italia dalla vergogna fascista.

Come scrive l’autore “questo lavoro non vuole avere alcuna velleità storica, ma può essere uno strumento per riflettere su come cambia la percezione delle cose in quel delicato passaggio della trasmissione dei concetti tra due persone. Allo stesso tempo, però, può essere un’opportunità per capire come i “fatti”, anche quelli storici, studiati e citati nei libri, possono essere interpretati non da un intellettuale, ma da una persona che li ha vissuti ed elaborati in base agli strumenti del proprio intelletto e alla propria visione della vita”.

Andrea Vaschetto è nato a Cuneo ed è dottore di ricerca in antropologia culturale presso l’Università di Aix Marseille, dove ha anche conseguito il master in Etnologia. Ha vissuto alcuni anni in Messico e, successivamente, in Francia per attività di ricerca e studio.

E’ autore di numerosi articoli scientifici editi su riviste specializzate.

Ho letto il libro e vi assicuro che è molto interessante. Racconta la storia non per “sentito dire”, ma per “come è stata vissuta” da chi in quel periodo è stato protagonista. Un libro sicuramente interessante per tutti i cuneesi, perché narra episodi avvenuti a Cuneo e dintorni e per tutti coloro che vogliono capire come funzionavano allora le cose.

Un consiglio: leggetelo!!!

martedì 10 gennaio 2012

I LIBRI PIU' BELLI: partecipate numerosi!!!

Ciao a tutti!!
Oggi voglio chiedere la vostra collaborazione!!

Scrivetemi quali libri avete letto, che vi sono particolarmente piaciuti, con una brevissima recensione. Alla fine di ogni settimana, pubblicherò la classifica con i tre libri che più sono stati apprezzati, dedicando un pezzo al primo in classifica.

Scrivetemi a tonelli.elvira@inwind.it.

Aspetto le vostre mail!!

A proposito: il libro che vi consiglio io e che trovate già sul mio blog, è "Scintilla Vitale" di Irma Panova Maino. Ho finito di leggerlo proprio ieri e merita davvero la vostra attenzione. L'autrice sa assolutamente come catturare l'attenzione dei suoi lettori... Complimenti Irma!!

mercoledì 4 gennaio 2012

Il libro che vi presento oggi s’intitola “La mia vendetta avrà la tua firma” dell’autrice Mariel Sandrolini



Il Cardiochirurgo John Kunningan lascia la conduzione del prestigioso OF CARDIOLOGY FOUNDATION  di WASHINGTON, per ritornare in Italia, a Torino , città che l’ha visto studente e dove si è laureato 30 anni prima  in Medicina e Chirurgia.
In pochi anni è diventato uno dei luminari dei trapianti di valvole cardiache.
La vita è costellata di successi, scapolo impertinente per scelta, ma  molto sensibile  al fascino femminile.
Improvvisamente la sua quotidianità viene  sconvolta da sogni e visioni premonitori  di afferrati delitti.
Una sensitiva di NEW YORH , dove John Kunningan  esasperato si rivolge, gli dice di ritornare a Torino, dove ha passato la sua goliardica giovinezza  perché lì c’è la chiave del mistero.
Nella Torino  Magica al suo arrivo,  tra occulto e suspense inizieranno una serie di delitti ai Murazzi, sul Lungo Po dove lui da studente portava le Tose, a fare l’amore.
Tutti i delitti portano ad accusare Kunningan,  ma chi è che sta attuando la sua vendetta e lascia la firma di Kunningan?
La psicosi del serial killer terrorizza la città di  Torino.
La caparbia dell’Ispettore  Marra riuscirà a scoprire la verità, ma sarà una verità sconvolgente.


Il thriller  di  Mariel è una stupenda commistione di passionalità e suspense. La trama incalzante e per nulla scontata, tiene il lettore col fiato sospeso, degnamente incollato alle pagine di questo romanzo scientificamente moderno, ma con un gusto per l’antico. I sentimenti crescenti e la storia d’amore che si dipana nel frammezzo di innumerevoli omicidi ha il sapore dei bei tempi andati, quando le promesse e la parola data erano qualcosa di eterno ed imprescindibile. Ricco di connotazioni  mediche e scientifiche il romanzo di Mariel ha un’ambientazione di tutto rispetto: la città di Torino, con il suo velo di magia e i suoi palazzi ricchi di storia.
Per chi conosce questa città d’incanto sarà facile percepire, nelle descrizioni così visive, le sensazioni che i luoghi riescono a trasmettere. È un thriller per tutte le età e non solo per gli amanti del genere, perché accompagna con maestria il lettore in un contorto gioco di equivoci e fraintendimenti, lasciando il colpevole celato e ben al sicuro di fronte alla realtà più concreta. Un’ottima prova di stile per Mariel Sandrolini che riesce a far rivivere in quest’atmosfera un pò charmant una vicenda completamente verosimile e ben strutturata.

Per saperne di più visitate il blog dell’autrice: http://marielsandrolini.blogspot.com Scoprirete che ha scritto anche altri libri, e quello di cui sopra è l’ultimo in ordine di tempo!! Grossi complimentoni!!

martedì 3 gennaio 2012

Marco Trogi ci presenta “PERSONE CHE NON C’ERANO”

Lo scrittore Marco Trogi ci presenta il suo libro: “Ho da poco pubblicato un romanzo dal titolo “Persone che non c’erano”, nel quale, con toni e colori da thriller, ho voluto affrontare ciò che credo rappresenti uno degli argomenti più attuali e una delle paure più diffuse fra molti giovani ma soprattutto fra molti genitori. Parlo del tema delle chat line e dei social network, moderni strumenti di comunicazione e socializzazione oggi molto diffusi fra i giovani, e dei relativi, potenziali pericoli che possono nascondersi all'interno di essi.


Traendo spunto da una vicenda realmente accaduta a Viareggio nel 2007, da me e la mia famiglia vissuta, anche se fortunatamente poi conclusasi in maniera felice, a mente e cuore finalmente sereno, ho provato a immaginare un’ipotetica continuazione dei fatti e delle conseguenze possibili, materializzando e dando vita e corpo a quei fantasmi che invasero e affollarono senza pietà la mia mente di genitore nel momento in cui mi resi conto di perdere il controllo di mia figlia. Partendo, dunque, da vita vissuta per poi lasciare a briglie sciolte le mie paure e la mia fantasia, è nato questo romanzo. Un romanzo che ho cercato di narrare nel modo più schietto e nostrano possibile, utilizzando per i dialoghi anche il vernacolo viareggino proprio per dare il maggior senso di reale e, allo stesso tempo, trasmettere la sensazione a chi leggerà questo libro che chiunque, nessuno escluso, può all'improvviso trovarsi, suo malgrado e quando meno se lo aspetta, coinvolto e intrappolato in qualche invisibile e pericolosa ragnatela.

Io forse sono stato un bravo genitore, che ha saputo capire e in tempo intervenire o forse sono stato solo fortunato, non lo so, francamente me lo chiedo ancora oggi, ma altri, lo potranno mai dire?

Non ho voluto assolutamente demonizzare un qualcosa che resta, comunque, un interessante strumento di comunicazione ma solamente creare i presupposti affinché, chi si trovi a utilizzare certi "canali", lo possa fare con la giusta attenzione e la salutare consapevolezza di quello che fa e soprattutto, dei limiti di quanto tutto ciò può realmente offrire.

Ho messo passione e molto di me in questo romanzo e spero di aver fatto un buon lavoro ma soprattutto di essere riuscito a trasmettere qualcosa, soprattutto ai genitori, che spesso non si rendono conto che, le paure, le insicurezze che i propri figli si portano addosso e che li spingono a cercare il coraggio altrove pur di evitare il confronto diretto con la realtà, dovrebbero essere trasformate in certezze e forza, proprio da loro stessi genitori.
Marco Trogi ha vinto il concorso letterario “Prima della linea d’ombra Taranto 2011” e ha ricevuto la nomination al premio “Lo scrittore toscano dell’anno 2011”.

Per conoscerlo meglio vi invito a visitare il suo blog http://personechenoncerano.blogspot.com e il suo sito www.marcotrogiartestudio.com

In bocca al lupo!

lunedì 2 gennaio 2012

Andiamo a scoprire il libro di Valentina Trenta “Il viaggio immenso dell’amore”


Racconti come frammenti di vita, dove l’esperienza del vivere si fonde con l’emozione di affermarsi ed essere parte del presente. Dall’omossessualità alla sofferenza, dalla malattia alla malasanità, dalla forza di volontà all’amore e alla morte. Vita e uomini di tutti i giorni, pronti a non arrendersi. 
Chi è l’autrice? Valentina Trenta è nata ad Ascoli Piceno il 28 settembre 1987. Vive in un piccolo paese montano  della provincia marchigiana, dove è cresciuta sinora. Laureanda in Lingue,  culture e letterature straniere nell'Università di Macerata. Appassionata di  lettura, scrittura, musica. Senza perdere di  vista i valori più importanti, è  curiosa del nuovo e del diverso. Il suo sogno più grande sarebbe affermarsi come scrittrice e come giornalista.
Buona lettura a tutti!!

Il mio consiglio di oggi cade sul famoso autore Nicholas Sparks e sul suo libro “Ricordati di guardare la luna”

Come sempre, il libro di Nicholas Sparks mi ha fatta sognare ad occhi aperti… Romantico, parla di amore, quello con la A maiuscola, in tutte le sue forme: nei confronti di Savannah con la quale il protagonista John scopre cosa significa innamorarsi veramente; del padre con cui pensava di non aver mai avuto un rapporto degno, dovuto a quella che lui, superficialmente, considerava “freddezza” e dell’amico Tim il quale, nonostante sia diventato il marito di Savannah (ovviamente a causa di tutto un susseguirsi di eventi che non ho intenzione di svelarvi!) ha ricoperto un ruolo fondamentale e, in punto di morte, viene aiutato a sua insaputa, proprio da John. Insomma, un susseguirsi di eventi, a volte belli e leggeri, a volte brutti e tristi che la vita, inspiegabilmente e senza preavviso, ti mette di fronte.



Un libro che consiglio vivamente!!! E, mi raccomando… ricordatevi di guardare la luna!!!